Alla Villa Reale di Monza apre al pubblico la «Spa» delle regine progettata da Piermarini- Corriere.it

2022-10-16 23:57:22 By : Ms. May Liu

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Si tratta di tre locali al piano terra. Progettato nel 1777 dall'architetto Piermarini per l’arciduchessa Beatrice d’Este, il bagno delle sovrane è stato scoperto nel 2000 durante i lavori per l’allestimento dei depositi dei musei civici

Sulle volte i dipinti delicati di una testa di medusa, due sirenette e una coppia di cigni. Sul fondo della parete una nicchia conteneva un tempo una vasca da bagno, mentre nella sala adiacente erano posizionati materassi, divanetti e i tavolini da gioco realizzati da Giuseppe Maggiolini. Una vera e propria Spa alla Reggia di Monza, progettata dall’architetto Piermarini nel 1777 per l’arciduchessa Beatrice d’Este e poi utilizzata nel tempo da Amalia di Baviera, durante il periodo francese, Maria Elisabetta di Savoia Carignano, consorte dell’arciduca Ranieri, fino a Margherita di Savoia. Da sabato i tre locali del piano terra saranno aperti al pubblico su iniziativa del Consorzio di gestione in occasione dell’avvio dell’iniziativa Ville aperte in Brianza che nei prossimi fine settimana fino al 2 ottobre apre le porte di 180 siti pubblici e privati, tra ville di delizia, palazzi storici, parchi, giardini, chiese e musei nelle province di Monza, Milano, Lecco, Como e Varese.

Il bagno delle sovrane era stato scoperto nel 2000 , in occasione dei lavori per l’allestimento dei depositi dei musei civici al piano terra di Villa Reale, i locali sono stati restaurati e solo oggi, dopo l’adeguamento dei sistemi di sicurezza, possono essere aperti al pubblico per visite in piccoli gruppi. Proprio i lavori di restauro, realizzati nel 2001, hanno permesso di conoscere la storia di queste stanze destinate alla bellezza e al relax, collegate in origine con una scala a doppia rampa all’appartamento privato del primo piano, da sempre destinato alle Regine e principesse che dal 1780 al 1900 abitarono la reggia. I restauri hanno messo in luce le pareti originali e il sistema di chiodi e tavelle realizzato per formare una camera d’aria e combattere l’umidità, mentre un sistema di canalizzazione dietro la vasca e una stufa nel locale retrostante che garantiva la giusta temperatura per il bagno e per il tepidarium.

Lo studio dei documenti di inventario raccontano come fossero arredate queste stanze : una vasca ovale verniciata si trovava sulla parete di fondo nella nicchia, mentre «4 materassi di prima classe» e i tavolini da gioco intarsiati del Maggiolini erano disposti nella stanza accanto che era utilizzata come luogo di relax dopo il bagno. Di epoca francese sono invece i decori alle pareti visibili ancora oggi e sempre in epoca napoleonica queste sale furono abbellite con tendaggi, un lungo divano, sedie e poltrone . Nel 1868 è Margherita a far ridorare la vasca di rame che nel 1872 fa sostituire da una vasca in marmo di Carrara . Durante i lavori per l’ammodernamento della Reggia intrapresi da Umberto e Margherita le sale da bagno del piano terra vengono trasformate nelle stanze guardaroba della regina che fa realizzare un grande armadio a ferro di cavallo ancora oggi conservato in Villa.

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