Il fashion e il design, insieme, trasformando Milano in una sfilata immaginaria en plein air dove moda e decoro sono un unico indissolubile
C’è tantissima moda al FuoriSalone 2022. È quella che, legandosi al Salone del Mobile, ne espande i confini, trasformando Milano in un sistema fashion, ricco e complesso, colmo di satelliti che orbitano intorno alla fiera e la arricchiscono di contenuti. È il racconto del lifestyle che ormai è entrato a far parte dell’immaginario di ogni brand, la volontà di rappresentarsi anche attraverso il linguaggio del design per la casa. Chiostri, giardini, corti private, ma anche spazi dentro a musei e permanenti, diventano nuovi scenari per l’immaginario.
Al debutto nel segmento home, Aquazzurra si concentra sulla tavola e invita i suoi ospiti a sedersi tra le volte del porticato bramantesco di via Cappuccio 5. Edgardo Osorio, affiancato dalla co-direttrice creativa Fiona Leahy, disegna un Secret Garden fitto di quella vegetazione simbolica che gli è tanto cara. Un viaggio ideale dall’isola di Capri, con Tutti Frutti, ai giardini giapponesi in fiore di Cherry Blossom, tagliando per gli esotismi dell’India con Jaipur. Pesche, limoni, ciliegie e fiori, insieme a motivi che prendono spunto dalle ceramiche cinesi del XVIII secolo, adornano porcellane mosse e tessuti: il pranzo, la cena o la colazione, così, diventano occasioni eleganti e informali per condividere il pasto e elevare la mente. Tocco luminoso e scenografico, gli accessori in vetro di Murano soffiato a mano che completano la mise en place e si armonizzano con la palette cromatica fatta di accenti grafici blu cobalto, rosa antico e rosso bordeaux. Ai fuochi, invece, ci aspetta un’edizione limitata di cucine dipinte a mano firmata insieme alla storica azienda Officine Gullo.
Armani promette un set up emozionale nel suo Silos di via Bergognone 40. Quella che vedremo sarà una mostra dell’esistente curata da lui stesso, un percorso nell’archivio e nelle ispirazioni che ha trovato dal 2000, anno di fondazione del segmento Casa, per creare i pezzi delle sue collezioni. Tra le novità, invece, tre pezzi di derivazione Art Déco: il tavolo con top in lacca millerighe e gambe in plexiglass trasparente Space, la poltrona sospesa rivestita in cuoio color tortora Sharon e il mobile-servomuto in legno massello sagomato e pelle avorio Suite.
Dolce & Gabbana, giocosi e didascalici, elaborano ancora sia i temi siciliani del Carretto e delle maioliche a pittura blu, che quelli della Savana con gli animalier leopardati e zebrati. Sono stanze monotematiche, porte magiche che si aprono su stanze-caleidoscopio. È l’eccesso che trova nuove forme tra divani modulari, sedute che guardano agli anni Sessanta e Settanta, tappeti smisurati e complementi che si mimetizzano con il resto dell’ambiente (in via Durini 23).
Back in Bloom, ode all’Italia vista da una finestra romana, nella sua poetica drammaticità. C’è tutta una serie di complementi ripensati per la tavola da La Double J in via Sant’Andrea 10/A. Infiorescenze e frutta estiva, in particolare la ciliegia, adornano le stoviglie e i vassoi per la mise en place natalizia; gioco ironico che non stona grazie alla palette cromatica di rossi e verdi. Tra loro, sulla tavola, “Orto”, una nuova serie di vasi in vetro di Murano che ricalcano il profilo degli ortaggi tipici della tradizione culinaria laziale. Tovaglie, tovaglioli e grembiuli abbinati, in lino del lago di Como, vestono il perfetto padrone di casa e il suo irriverente set-up.
Nella sua Casa Boutique in Piazza della Scala, Fendi presenta un progetto globale. Se nell’indoor troviamo soluzioni solide e ariose per il living, con divani e poltrone che rileggono le silhouette classiche degli anni Sessanta e Settanta, recuperando nei tessili anche alcune stampe d’archivio della Maison, con il logo FF che si mimetizza in una sorta di camouflage-couture, per l’outdoor il materiale d’elezione è il bambù in un color marrone antracite utilizzato per la struttura di tavolini da fumo e sedute. Il lighting è un equilibrio di vetro, ottone e marmo, elegantissimo. Silvia Venturini Fendi torna a firmare le porcellane e i tessili per la tavola.
Missoni, nello showroom di via Solferino 9, allestisce il percorso Welcome Back Dreams, display allegorico di un sogno tra emozioni, desideri e voglia d’evasione per la sua Gifting Capsule, una rassegna di oggetti simbolici da collezione.
Al grido di Not Your Parents Furniture, Philipp Plein lancia una Home Collection Luxury sviluppata insieme a Eicholtz per la parte arredamento e a Zambati Parati per le carte e i wallpaper. “Un’esperienza immersiva e sperimentale”, così la descrive lo stesso Plein, che esalta il dinamismo degli spazi attraverso un design essenziale e allo stesso tempo iper-dettagliato, eclettico. C’è un made in Italy fuori dal comune, internazionale e ribelle. È in fiera, nel padiglione 4.
Versace è sopra le righe. Verde lime per l’outdoor, pieno di cuscini, di tappeti, di complementi in tessuto stampato, proprio come ce li aveva fatti immaginare nell’ultima sfilata a tema berbero. Latex per l’interno: il pezzo principe, tra le poltroncine e la Venus Chair in pelo e logomania, è senza dubbio il grande sofà matelassé corredato del suo pouf oversize; la casa di domani è extra. Tutto al Museo della Permanente invia Turati 34.