Fiori da balcone: le 15 migliori varietà - GreenStyle

2022-10-09 13:44:01 By : Mr. Gary Tong

La scelta dei fiori da balcone non è affatto semplice: non solo è necessario scovare le specie e i colori che più ci aggradano, ma è anche indispensabile seguire la stagionalità naturale. Inoltre, ci sono molti fattori da tenere in considerazione. Dal clima tipico del proprio luogo di residenza all’esposizione del terrazzo, quella del balcone fiorito sembra una vera e propria impresa.

Ma sono tante le varietà che si possono coltivare senza troppo sforzo, basta seguire alcuni facili consigli. Primavera, estate, autunno e inverno, il nostro balcone può cambiare volto in ogni stagione, presentando sempre una varietà fiorita e colorata. Come già accennato, è meglio accertarsi sulle tipiche condizioni climatiche del proprio luogo di residenza, magari con l’aiuto del proprio fornitore di prodotti di botanica di fiducia. Di seguito, qualche consiglio.

In primavera la natura torna lentamente in attività dopo il freddo invernale. E l’arrivo della bella stagione lo si nota proprio dall’apparizione di colorati fiori sui prati, delle specie particolari: sono al contempo delicate e resistenti, poiché crescono timidamente ma sono in grado di sopportare sbalzi di temperatura anche importanti e approfittare di un sole non ancora afoso.

I tulipani sono i fiori che da sempre annunciano la primavera. Conosciuti in botanica come Tulipa e appartenenti alla famiglia delle Liliaceae, possono essere facilmente coltivati in vaso e si prestano quindi a colorare i balconi primaverili. Non hanno bisogno di troppe presentazioni, alti circa una quarantina di centimetri, si caratterizzano per un fusto elegante di intenso colore verde, dal quale prende vita un fiore dai delicati petali colorati di bianco, giallo, rosa, rosso, viola e tante sfumature.

Tali piante si coltivano a partire dal bulbo, di solito recuperato dal terreno in autunno, non hanno bisogno di grandissime cure. Resistono a medi sbalzi di temperatura, non necessitano di un sole eccessivo e per l’annaffiatura bastano anche i normali fenomeni atmosferici.

Anche i narcisi – in botanica Narcissus, della famiglia delle Amaryllidaceae – sono fra i primi rappresentanti della primavera. Questi fiori dall’origine campestre, tanto da riempire i prati dalla media primavera, si caratterizzano per lunghi steli e per i loro fiori gialli, disposti a corona attorno a una campata centrale.

Questi fiori sono normalmente associati alla Pasqua, poiché la tradizione cristiana li associa alla Passione di Cristo. Si pensa che questa tradizione sia dovuta proprio al fatto che i narcisi abbondano fra la fine di marzo e la metà di aprile, quando appunto spesso cade questa festività. Si coltivano facilmente, resistono abbastanza al freddo e non disdegnano precipitazioni frequenti.

La begonia – un genere di piante di origine tropicale e appartenente alla famiglia delle Begoniaceae – è un fiore elegante, perfetto per abbellire la terrazza in primavera. Il suo aspetto cespuglioso, con vistose foglie verdi, protegge dei bellissimi boccioli di fiori dalla forma a rosetta, dai petali delicati e dai colori quali il rosa, il violetto e il leggero rosso.

Si tratta di una coltivazione decisamente prolifica, poiché inizia a produrre fiori in primavera e prosegue fino a estate inoltrata. Richiede una media cura, sia nella scelta del terreno – il più possibile drenante – che di annaffiature, che dovranno essere abbastanza frequenti.

Quella dell’azalea – o rododendro, come da nome botanico Rhododendron – è un altro genere di piante che si può efficacemente esporre in balcone in primavera. Non a caso, questi fiori sono anche associati alla Festa della Mamma che, come consuetudine, cade nel mese di maggio.

L’aspetto è cespuglioso, con tanti rametti solidi e legnosi, ricoperti di foglioline di verde scuro e lucido. Da rametti partono degli splendidi fiori rosa, violetti oppure leggermente rossi, dai petali delicati e molto morbidi. Abbastanza resistente agli sbalzi di temperatura, non richiede eccessive cure, ma non bisogna dimenticare una potatura ciclica.

L’estate è la grande stagione del balcone fiorito, dove sfoggiare piante dai colori più intensi e originali. Si sceglieranno varietà che poco temono il sole, pronte ad adattarsi anche a una forte afa.

I gerani rappresentano il grande classico dell’estate, i protagonisti assoluti di ogni balcone italiano. Appartenenti alla famiglia delle Geraniaceae, questi fiori sono divenuti molto popolari per alcune uniche peculiarità: sono facilissimi da coltivare, resistono alle alte temperature e, soprattutto, con il loro profumo scacciano gli insetti.

La pianta presenta un portamento cespuglioso, con numerosi fusti e rametti, ricoperti da una lieve peluria e grandi foglie verdi. I fiori sono piccoli, spesso raggruppati a ombrellino e sono disponibili davvero nelle più svariate colorazioni, dal bianco al viola.

Le bellissime rose trovano la loro massima fioritura proprio in estate, quando possono approfittare di una esposizione solare costante e di condizioni climatiche favorevoli. Tuttavia, coltivare le rose non è mai semplice: servono dedizione, annaffiature costanti, potature quando necessario e una fertilizzazione ciclica del terreno.

Per il balcone, è utile scegliere delle esposizioni non eccessive al sole, soprattutto nelle giornate più afose di luglio e agosto. Quando i raggi solari risultano troppo battenti, è meglio predisporre un adeguato riparo.

Anche le dalie sono delle protagoniste indiscusse del periodo estivo, grazie alle loro forme più disparate, spesso stupefacenti o precisamente geometriche. I bulbi di queste piante si interrano in primavera, tra fine marzo e metà aprile, ma la fioritura è perlopiù estiva.

Ne esistono numerose varietà, dalle nane alle giganti, per il balcone si prediligono solitamente le prime. È utile una buona esposizione solare, concimazioni abbastanza frequenti, annaffiature quotidiane nei giorni più caldi e anche dei pali d’appoggio, a cui legare la pianta.

Di origine tropicale, l’Bibiscus – o più comunemente chiamato ibisco – rappresenta una varietà ornamentale ormai coltivata in tutto il mondo. Appartenente alla famiglia delle Malvacee, presenta fiori grandi ma delicati, delle più svariate colorazioni. Non a caso, alle Hawaii questo fiore è utilizzato per le tipiche ghirlande locali, quelle che vengono donate ai turisti.

In balcone è utile garantire una buona esposizione solare, anche se nelle ore più torride dell’estate può essere necessario predisporre dei piccoli ripari. Il terreno dovrà essere inoltre ben drenante, perché queste piante non sopportano i ristagni.

In autunno le giornate si accorciano e il clima inizia a diventare più freddo, ma questo non vuol dire che non si possano coltivare degli splendidi fiori da balcone.

I ciclamini sono dei fiori che, se curati adeguatamente, possono fiorire anche in autunno. Noti come Cyclamen e appartenenti alla famiglia delle Primulaceae, si caratterizzano per altezze ridotte, fusti esili e splendidi fiori di colore lilla o violaceo.

Per coltivarli in balcone in autunno, almeno fino alla fine di ottobre o la metà di novembre, bisogna garantire la massima esposizione solare. Questo perché la pianta teme le gelate improvvise. Quando ci si avvicina agli 8-10 gradi, è meglio però portare i fiori all’interno dell’abitazione.

L’erica è una delle piante perfette per il terrazzo autunnale, poiché resistente al freddo: non a caso, questa varietà – appartenente alla famiglia delle Ericacee – cresce in alta montagna, anche a temperature abbastanza rigide. Si caratterizza per tanti fusti rigidi, dai quali spuntano piccoli ed eleganti fiori violacei o fucsia.

In autunno bisognerà comunque prediligere una buona esposizione solare e, soprattutto, evitare i ristagni d’acqua. Non solo per evitare di far marcire la pianta, ma anche per evitare che i liquidi in eccesso possano ghiacciarsi.

La vinca è una pianta elegante e ideale per chi ama le varietà striscianti oppure ricadenti. Si caratterizza infatti per rametti morbidi e pendenti, foglie di intenso colore verde lucido, nonché fiorellini a cinque petali davvero morbidi e unici nel loro genere.

La natura sempreverde di questa pianta le permette di fiorire anche in autunno e, se le condizioni sono favorevoli, proseguire anche per tutto l’inverno e fino alla successiva primavera. Non ama i ristagni d’acqua, le temperature troppo proibitive e un’esposizione eccessivamente in ombra.

L’edera è una delle piante ornamentali più diffuse, anche perché spesso cresce spontaneamente lungo le pareti delle case. E resiste anche alle temperature più basse, mostrando sempre delle foglie a forma di cuore dalle intense colorazioni e striature, dall’aspetto lucido e solido.

In autunno possiamo coltivare l’edera in vaso, scegliendo le varietà rossastre che, in questo modo, doneranno colore al nostro balcone. Non richiede particolari cure, se non una potatura ciclica e opportuni supporti dove aggrapparsi.

Chi ha detto che in inverno il balcone debba essere spoglio e poco colorato? In realtà, vi sono alcune varietà che ben resistono alle gelate tipiche di stagione e, per questo, possono essere facilmente coltivate proprio in terrazzo.

È detto Gelsomino di San Giuseppe o gelsomino invernale – Jasminum nudiflorum – una varietà arbustiva di origine cinese, capace di adattarsi facilmente alla stagione invernale. Si caratterizza per rametti lunghi, rigidi e legnosi, dai quali spuntano degli originali fiori di intensa colorazione gialla.

È interessante notare come questa pianta inizi a fiorire dopo aver perso tutte le foglie, raggiungendo il picco nel mese di gennaio. Per il balcone servono dei vasi molto capienti, pali di supporto e spazio in altezza, perché la pianta può superare facilmente il metro.

Il crisantemo nella cultura nostrana è associato alla celebrazione dei defunti. Si tratta infatti di una varietà tardo-autunnale e invernale, con il massimo della fioritura nel mese di dicembre. In altre nazioni, come il Giappone, è invece associata a significati positivi, è simbolo della vita, anziché della morte.

Le colorazioni sono le più variegate, dal bianco al rosso intenso, e possono dipingere il balcone anche nelle giornate più fredde. La coltivazione è abbastanza semplice, anche perché non richiedono quantità eccessive di acqua.

La conosciamo come Rosa di Natale, infatti l’elleboro è una pianta tipicamente invernale. Si caratterizza per fiori bianchi e delicati, con delle sfumature rosate, che ricordano la neve. L’associazione con le feste natalizie, come facile intuire, deriva dalla sua abbondante fioritura verso la fine di dicembre.

Per coltivarla in balcone è necessario evitare esposizioni eccessive al sole, anche in pieno inverno. Inoltre non servono grandi annaffiature, bastano le precipitazioni del periodo.

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