«Cave di marmo l’opzione sei lotti è un’incognita» | Bresciaoggi

2022-10-08 17:48:52 By : Ms. Rose Zhao

Società Athesis S.p.A. – Corso Porta Nuova, 67 – I-37122 Verona (VR) – REA: VR-44853 – Cap. soc. i.v.: 1.768.000 Euro – P.IVA e C.F. 0021396023

Copyright © 2022 – Tutti i diritti riservati

Il dossier degli esperti - presentato in un’assemblea pubblica nei giorni scorsi - ha dettato la linea recependo le indicazioni della sentenza del Consiglio di Stato, ma sulla futura gestione delle cave di marmo di Botticino il dibattito resta vivo. «Non c'è dubbio che il bacino si trovi in uno stato di grande sofferenza e che c'è l'esigenza di indicare una prospettiva in tempi rapidi e certi – sottolinea Fabbio Baitelli, vice presidente della Commissione ordinaria cave di Botticino -. Dalle aree comunali sul sinistra Rino, quella che dà più risorse, viene mediamente estratto il 70%. Una produzione che ha raggiunto l'apice nel 1995 con 1.573.231 quintali, per poi contrarsi fino a 1.067.768 quintali nel 2013, perdendo in media circa 28 mila quintali l'anno. Proiettando la stessa tendenza nel decennio 2014-2023, si arriverebbe a 787.768 quintali, vale a dire esattamente la metà del 1995». Nel mirino resta la sentenza che di fatto ha annullato l’opzione del lotto unico per il bando adottato dalla precedente amministrazione. «Pochi giorni dopo la sua elezione – sottolinea Baitelli -, il nuovo sindaco Gianbattista Quecchia revocò il mandato agli avvocati incaricati di difendere il Comune contro i ricorrenti: fino a quel momento, le sentenze del Tar erano sempre state favorevoli all'esecutivo. Diverso invece il pronunciamento del Consiglio di Stato, che ha motivato la decisione con la scarsità di motivazioni che avevano portato al lotto unico. Ma i giudici non fannoriferimento all'obbligo di suddividere il sinistra Rino in 6 lotti da mettere a bando, come viene invece affermato dal sindaco. Poco importa se, così facendo, appare problematico rivedere i quantitativi del passato invertendo la tendenza negativa in corso da un quarto di secolo, con il concreto rischio del perdurare delle difficoltà che recano danno a imprese, lavoratori e casse comunali. Adesso si ritorna ai 6 lotti, e vedremo cosa diranno le aziende». Secondo Baitelli, «per essere competitivi in un mercato così concorrenziale, non basta solo produrre, ma bisogna anche vendere, e soprattutto fare rete. In questo senso è sicuramente positivo che i tre consorzi - Produttori Marmo Botticino Classico, Cavatori Marmo Bacino della Valle di Nuvolera e Marmisti Bresciani - abbiano avviato il processo di fusione costituendo il Botticino Stone District. Questa è la vera sfida. La crisi non è dovuta al fatto che si sono esaurite le pietre: il problema è la concorrenza. Bisigna capire quali strumenti attivare, avere le risorse per commercializzare il prodotto ed essere competitivi sul mercato dove operano Paesi stranieri molto aggressivi, L'idea del lotto unico partiva proprio da qui». Molte, secondo il vice presidente della Commissione ordinaria Cave, le domande ancora sul tavolo, a partire dal fatto che «la Giunta, a dicembre 2019, ha deciso incomprensibilmente di uscire dal Consorzio Produttori Marmo Botticino Classico. Inoltre, finora non è mai stato discusso in Commissione o in Consiglio comunale, quale sarà l’impatto della nuova legge regionale sulle cave». A distanza da 40 mesi «dalle elezioni - incalza Baitelli - è giusto chiedersi perchè il bacino si trova in così grave difficoltà. Sarebbe opportuno che ci fosse un vero confronto sulle prospettive, a partire dal Piano comunale in elaborazione, sia in commissione che in aula».•. C.Reb.

Società Athesis S.p.A. – Corso Porta Nuova, 67 – I-37122 Verona (VR) – REA: VR-44853 – Cap. soc. i.v.: 1.768.000 Euro – P.IVA e C.F. 0021396023

Copyright © 2022 – Tutti i diritti riservati