Manutenzione lucernari

2022-10-14 03:49:32 By : Ms. Wanda Chen

Le aperture praticate sui tetti, piani e inclinati, vengono comunemente denominate lucernari; la loro funzione consiste principalmente nell'illuminare tutti gli ambienti sottostanti per i quali non è stato possibile creare altre aperture capaci di assolvere a tale funzione. Scale, sottotetti, androni, rappresentano comunemente gli ambienti più serviti da tali elementi. In relazione alla tipologia di copertura in cui vengono inseriti, le loro caratteristiche costruttive sono molto variabili per dimensioni, forme e materiali. Oggi in commercio vi sono delle ottime soluzioni già prefabbricate, complete di ogni tipo di accessori, capace di evitare infiltrazioni edaltri fenomeni come condense ecc. Tali elementi sono meno soggetti a fenomeni di infiltrazioni rispetto a quelli realizzati in opera, a condizione di installarli a regola d'arte ed effettuare le normali opere di manutenzione. Per quei lucernari costruiti in opera, impiegando profili metallici e materiali come vetri retinati, vetromattoni ecc, in particolare per quelle soluzioni realizzate mediante un'apertura disposta all'interno della falda o del terrazzo piano, in modo parallelo ad essi, l'incidenza dei fenomeni di infiltrazioni e altri malfunzionamenti sono più frequenti.

La posizione di tali elementi, unitamente alla apparente non rilevanza del fenomeno stante la saltuarietà della sua manifestazione, più rilevante in coincidenza di forti precipitazioni atmosferiche, fa rimandare l'intervento di risanamento necessario, pregiudicando così la funzionalità dell'elemento architettonico. Tale atteggiamento, comporta nel tempo danni maggiori di quanto uno si aspetta, in base alla sua valutazione del danno, effettuata il più delle volte in seguito a uno sguardo sommario.

Prendendo in esame, a titolo di esempio, un lucernario realizzato mediante un'apertura rettangolare inserita nel solaio di copertura di un torrino scale, costituito da un telaio metallico in cui è stata inserita una doppia fila di vetromattoni, in presenza delle criticità sopraesposte, occorre procedere come di seguito si illustra. Per prima cosa occorre esaminare dall'interno e dall'esterno le condizioni di tenuta del lucernario, cercando di evidenziare i punti in cui con più rilevanza appaiono fenomeni di distacco, corrosione, sollevamenti etc. Dopo aver effettuato tali rilievi, servendosi di una normale pompa da giardino, è opportuno provvedere ad aspergere la superficie estradossale del lucernario, in maniera abbondante, cercando di esercitare anche una certa pressione del getto d'acqua, al fine di simulare la violenza delle piogge battenti. Tale operazione, ovviamente va effettuata insieme ad almeno un'altra persona e ciò non soltanto per poter verificare le perdite mentre l'altra provvede a innaffiare la superficie esterna, ma soprattutto per evidenti questioni di sicurezza. Ricordo, infatti, come tale operazioni svolte all'interno di un vano scala, necessitano di particolari precauzioni al fine di evitare pericolosi incidenti.

Dopo aver effettuato tali operazioni e rilevata la parte più esposta a infiltrazioni, occorre procedere a una verifica della integrità del telaio perimetrale. Tale verifica è rilevante in particolare per quelle opere realizzate con materiali soggetti a forte corrosione e mal protetti per resistere alle aggressioni atmosferiche. In tali circostanze, parti metalliche apparentemente integre, una volte percosse manifestano sgretolamenti dovuti alla forte ossidazione, la quale ha prodotto nel tempo un deterioramento del telaio, mettendo così a rischio la sua tenuta. Altra verifica va effettuata nelle connessioni tra vetromattoni, in particolare in quelle realizzate con l'inserimento di un tondino metallico; in una situazione del genere, se non si sono impiegati materiali e prodotti idonei è facile rilevare l'espulsione del cemento che riveste la convessura, con conseguente ulteriore ossidazione del ferro. Ciò comporta l'accentuarsi delle infiltrazioni e il conseguente indebolimento dell'intero rivestimento in vetromattoni. Nella parte superiore del lucernario, a livello con il piano del solaio di copertura, per i terrazzi provvisti di guaina impermeabilizzante, è necessario verificarne la corretta copertura delle eventuali bordature del lucernario, qualora dovessero manifestarsi rigonfiamenti o scollamenti del materiale isolante, oppure dovessero comparire tracce di vegetazione interstiziale, è buona regola rimuovere la guaina soprastante per tutto il perimetro del lucernario. Dopo aver effettuato la rimozione del materiale impermeabilizzante, occorre rimuovere anche la parte di materiale cementizio disgregata a causa dell'ossidazione del materiale metallico di cui è composto il telaio perimetrale. Se si ritiene ancora valida la solidità e la tenuta del telaio, occorre provvedere alla spazzolatura con spazzola metallica o altro accessorio adatto allo scopo, al fine di impregnare successivamente con un prodotto antiruggine le parti metalliche ossidate. Di seguito a tale operazione, impiegando della malta tixotropica liquida espansiva, si colerà all'interno delle parti rimosse una quantità sufficiente del prodotto, al fine di ricostruire la bordatura perimetrale del lucernario. Terminata tale applicazione, dopo la completa asciugatura della malta, occorre impregnare con un prodotto impermeabile la superficie trattata, completando l'intervento con il posizionamento di una nuova fascia di guaina per tutto il perimetro del lucernario, disponendola in modo tale da coprire per almeno 15 cm la linea di congiunzione tra telaio e vetromattone.

Per quei lucernari provvisti di vetro retinato, consiglio di verificare con molta attenzione lo stato di tenuta delle parti in vetro affidate alla maglia metallica inserita all'interno. Questa maglia, con il tempo ossidandosi perde consistenza al punto da mettere a rischio la tenuta d'insieme delle parti di vetro, che in seguito a eventi diversi risultano spesso frammentate e quindi a rischio di distacco. In questi casi, qualora le condizioni del telaio metallico lo consentano, è opportuno provvedere alla sostituzione del vetro retinato, con policarbonato, metacrilato o altro materiale leggero e infrangibile. Il tipo di intervento sopra descritto è compatibile con una situazione di ordinaria usura in cui non sono gravi ed evidenti i danni alla struttura portante del lucernario; qualora la situazione dello stato di fatto dovesse propendere per un grado di deterioramento molto elevato, va presa in considerazione l'ipotesi di un eventuale sostituzione del vecchio lucernario. Per completezza di informazione, di seguito elenco alcuni prodotti con i quali è possibile effettuare le operazioni di riparazione e ripristino, con garanzia di stabilità nel tempo dell'intervento. Per quanto riguarda il trattamento protettivo delle parti metalliche spazzolate precedentemente e pulite opportunamente, risulta valido un ottimo inibitore di corrosione per impregnazione del calcestruzzo armato, come il FerroGard-903 della Sika o il Mapefer 1K della Mapei. Entrambi i prodotti, oltre a proteggere nel tempo le parti metalliche dalle aggressioni atmosferiche e dalla conseguente ossidazione, costituiscono una barriera protettiva anche ad eventuali aggressioni di natura chimica che dovessero prodursi nei materiali di sostegno perimetrali del lucernario. Per il ripristino del bordo di tenuta perimetrale in calcestruzzo del lucernario, stante la frammentarietà delle parti disgregate e l'impossibilità di poter introdurre il materiale in profondità nell'interstizio tra telaio e fianchi del vano, risulta utile l'impiego di Intraplast- EP della Sika, additivo per boiacche e malte da iniezioni di intasamento nel cls, roccia e muratura, con effetto fluidificante ed espandente. Il prodotto citato è specifico per tutte quelle operazioni in cui occorre far penetrare il materiale consolidante mediante iniezioni a pressione, capaci tramite l'azione di compressione di far raggiungere al prodotto ogni cavità tra struttura e telaio. I vantaggi dell'impiego di tale prodotto sono diversi: - la possibilità di ricostruire senza demolire, la fascia di coronamento del lucernario; - una buona resistenza ed una ottima adesione anche con i materiali di natura diversa; - una perfetta saturazione delle cavità trattate - una riduzione dei tempi di indurimento. Quest'ultima caratteristica si rivela preziosa nei lavori effettuati su terrazzi scoperti, la dove è necessario procedere con sollecitudine, senza però andare a discapito della buona riuscita dell'intervento. Il ripristino della tenuta all'acqua del vetrocemento, può essere ottenuto con l'impiego di Sikalastic-490T, guaina liquida polimerica monocomponente trasparente, calpestabile e resistente ai raggi UV, con la quale dovrà trattarsi tutta la superficie ed ogni singola convessura. Come regola generale, possiamo dire che il normale monitoraggio delle condizioni generali di tenuta dei lucernari, mette al riparo da pericoli di diversa entità, tali operazioni vanno effettuate in particolare prima dell'inizio delle stagioni autunnali, al fine di verificare al meglio eventuali punti di infiltrazioni.

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