Ci sono giare dipinte - tra cui un pithos su cui sono raffigurate le gesta di Ulisse, che risale al VII secolo a. C. del valore di duecentomila dollari - busti di marmo e una testa di fanciulla, risalente invece al IV secolo a.C. e valutata centomila dollari, tra le circa 200 antichità rubate all'Italia e recuperate ora dagli investigatori americani per un valore complessivo di 10 milioni di dollari. Saranno restituite al nostro Paese, ha affermato il procuratore distrettuale di Manhattan, Cyrus Vance, che ha spiegato ai media americani come la maggior parte dei reperti è legata alle indagini condotte dai suoi uomini su Edoardo Almagia, un settantenne antiquario italiano di base a New York ma che da anni aveva lasciato gli Stati Uniti. Almagia, responsabile di un contrabbando lungo tre decenni, era indagato in Italia per il traffico e la vendita di manufatti rubati ad acquirenti americani.
Ora questi manufatti, confiscati da importanti musei e collezioni, verranno finalmente rimpatriati. Tra questi, spicca per esempio un'hydra, la giara per trasportare l'acqua usata anche come urna cineraria o come contenitore per le votazioni, che raffigura le gesta di Ercole, consegnata dal Museo di arte greca, etrusca e romana della Fordham University. Mentre dal Getty Museum di Los Angeles è stata sequestrata una coppa di vino di 2500 anni fa e ancora altre antichità sono state recuperate da musei a San Antonio e Cleveland e da gallerie di New York e Long Island.
Il valore dei 200 oggetti consegnati al consolato italiano di New York, in quello che i funzionari dicono essere il più grande rimpatrio singolo di reliquie dall'America all'Italia, è stato stimato in 10 milioni di dollari.
"Per anni, prestigiosi musei e collezionisti privati in tutti gli Stati Uniti hanno messo in mostra questi tesori storici italiani anche se la loro stessa presenza in America costituiva una prova di crimini contro il patrimonio culturale", ha detto il procuratore Vance.
Non è la prima volta che l'Italia recupera opere rubate e poi acquistate, senza conoscerne l'origine, in particolare dal Getty Museum di Los Angeles: era accaduto infatti anche con La Venere di Morgantina, restituita nel 2011, e prima ancora con L'atleta di Fano. Più recente invece, nel 2016, il ritorno in Sicilia della Testa di Ade, trafugata alla fine degli anni Settanta sempre dall'area archeologica di Morgantina, esportata illecitamente e venduta al Getty Museum di Malibù nel 1985 dal collezionista di New York Maurice Tempelsman per la cifra di 500 mila dollari.
In data 27 dicembre 2021 riceviamo la seguente comunicazione che pubblichiamo.
Con riferimento all’articolo “New York restituisce all’Italia 200 antichità rubate”, pubblicato sul vostro sito in data 16 dicembre 2021 si omette di riferire che negli unici procedimenti penali a mio carico (Proc. Rep. Trib. Napoli R.G.N.R. 5814/12; Proc. Rep. Trib. Roma R.G.N.R. 3306/06) non è stato mai chiesto il rinvio a giudizio. Essi sono stati archiviati su richiesta delle stesse Procure della Repubblica competenti. Non sono quindi indagato per i fatti riportati nell’articolo, che non corrispondono a verità. (Edoardo Almagià)