Barbecue in muratura: ci vuole il permesso di costruire?

2022-10-13 16:27:59 By : Mr. Fish Chen

Bbq: se vuoi realizzare un barbecue in mattoni o in cemento sul terrazzo o sul giardino devi prima chiedere l’autorizzazione amministrativa al Comune? Ecco le nuove direttive ministeriali.

Il barbecue è la tua passione: d’estate organizzi numerose grigliate con gli amici e, senza affumicare il vicinato, mangiate pesce e carne in tutte le salse (e cotture). Sino ad oggi hai sempre utilizzato un barbecue sul carrello, di quelli rimovibili, aprendolo e chiudendolo a seconda dell’occorrenza. Ma ora che hai appurato le tue qualità culinarie e la buona riuscita delle grigliate, vuoi fare il passo successivo e realizzare un barbecue in muratura. Si tratterà di un’opera fatta con mattoni o cemento, ma sicuramente ancorata al suolo in modo stabile e fisso. Il tuo terrazzo, infatti, ha superficie a sufficienza per ospitarlo e potrai avere anche una base più ampia per i cuocere i cibi. Prima però di procedere e di chiamare un muratore che realizzi il “manufatto” secondo un disegno che hai trovato su internet vuoi prima sapere cosa devi fare per regolarizzarti: se cioè devi chiedere autorizzazioni al Comune oppure puoi procedere autonomamente. Insomma, il tuo problema è sapere se per il barbecue in muratura ci vuole il permesso di costruire. Su questo aspetto ci sono importanti novità per te che è bene conoscere proprio perché ancora non tutti ne sono al corrente. Ecco dunque cosa prevede l’attuale legge.

In generale si parla di «edilizia libera» tutte le volte in cui, per realizzare un’opera, non c’è bisogno del permesso di costruire che rilascia il Comune. Ciò ricorre quando la costruzione è precaria, ossia non ancorata stabilmente al suolo (si pensi a una tenda per il campeggio o a un gazebo necessario a un ricevimento e subito dopo rimosso) o quando le sue dimensioni sono così ridotte da non potersi considerare un’area coperta, calpestabile e vivibile autonomamente (si pensi al caso di una piccola tettoia, sporgente quel tanto che basta per riparare la testa dalla pioggia quando si estraggono le chiavi di casa e si apre la mandata della porta).

In tutti gli altri casi, le costruzioni richiedono il permesso di costruire (quando si tratta di «nuove costruzioni» ossia di opere ancoràte stabilmente al suolo e che creano superfici abitabili) oppure le comunicazioni al Comune (Cil, Cila e Scia).

Senza volerci addentrare troppo in quali sono le differenze tra tutti questi regimi autorizzativi, ci occuperemo un questo caso delle costruzioni riguardanti gli arredi da giardino tra le quali, appunto, rientrano a pieno titolo i barbecue fissi ossia in muratura (mattoni, cemento, ecc.). Come abbiamo anticipato, il tema è interessato da una profonda riforma volta a semplificare la vita ai proprietari di appartamenti. Infatti è stato di recente approvato un decreto delle Infrastrutture-Semplificazione contenente un «glossario dell’edilizia libera»: esso contiene un elenco di tutte quelle opere che possono essere realizzate senza bisogno di permesso di costruire. Peraltro – ulteriore buona notizia – non si tratta di un elenco tassativo, ma contiene solo una serie di esempi che possono servire a dare un quadro più chiaro di quello indicato dal Testo Unico sull’edilizia [1] nel definire quali lavori non richiedono permesso. La lista [2] – che ha appena ricevuto l’intesa in Conferenza unificata e non necessita di ulteriori atti di recepimento o adozione da parte di Regioni e Comuni – varrà in tutte le parti d’Italia ed è sempre aperta a ulteriori esemplificazioni.

Per quanto riguarda l’installazione, la riparazione, la sostituzione e il rinnovamento di opere per arredo da giardino, l’elenco delle opere di edilizia libera richiamano gli esempi di barbecue in muratura, fontane, muretti, sculture, fioriere, panche e assimilate. Possiamo ritenere che anche le altalene, gli scivoli e i dondoli per i bambini, che il condominio voglia istallare nel proprio giardino, non richiedono il permesso di costruire. A ciò si aggiunga che il testo unico sull’edilizia [3] dispone che sono eseguibili senza alcun titolo abilitativo «le aree ludiche senza fini di lucro e gli elementi di arredo delle aree pertinenziali degli edifici».

La conseguenza, in base alla ricostruzione ufficiale del Governo, è che potranno andare in edilizia libera anche i barbecue in muratura.

Dunque, nel caso di specie, per realizzare un bbq fisso e ancorato al suolo non hai più bisogno di alcun permesso di costruire del Comune trattandosi ormai di edilizia libera e svincolata da autorizzazioni amministrative.

Attenzione però: il fatto che si tratti di edilizia libera non implica il venir meno del rispetto della normativa civilistica, normativa che impone di non arrecare disturbo ai vicini con le immissioni di fumo. Quindi, al momento dell’installazione del barbecue, bisognerà adottare tutte le misure necessarie per evitare che il vento possa portare cenere e odori fin dentro la casa altrui. Non importa che ciò sia il normale “prezzo” dei rapporti di vicinato: quando gli odori e la puzza di bruciato supera la normale tollerabilità, coloro che vengono molestati possono imporre la demolizione dell’opera. Basterebbe il semplice fatto di imporre al vicino di chiudere le finestre per rendere l’attività illecita. Ecco perché sarà sempre prudente trovare il giusto equilibrio con chi abita nelle vicinanze affinché questi non creino problemi dopo la posa della muratura. Sul punto leggi l’approfondimento Barbecue: distanza e tutela dal fumo.

[3] Art. 6, co. 1, lettera e-quinquies) del Dpr 380/2001.

una domanda ma si parla dello spazio condominiale? oppure anche di suolo pubblico? mi spiego ho dello spazio verde attorno la palazzina, suolo pubblico, posso fare il barbecue e la postazione delle bici?

Nel calcolo delle distanze tra costruzioni, per stabilire se sono computabili le sporgenze, occorre accertare – in fatto, insindacabilmente in sede di legittimità, se la motivazione è congrua – se esse costituiscono sporti ornamentali, inidonei a determinare intercapedini dannose o pericolose, ovvero aggetti, incidenti strutturalmente e funzionalmente sul volume e la superficie dell’immobile.

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