Il campo da basket realizzato da Davide Barco per Foot Locker Europe | Collater.al

2022-10-16 03:16:49 By : Mr. Xiangqian Xie

Non è un caso che Milano, città con un forte legame con il basket, sia stata scelta come terza tappa del progetto “Raise the Game” di Foot Locker Europe che punta a sostenere e celebrare le comunità locali attraverso il basket e la sua cultura e, più nello specifico, attraverso la riqualificazione di campetti di quartiere. Quindi, dopo Parigi e Barcellona, è giunto il momento del capoluogo lombardo che oggi vede inaugurare il nuovo campo da basket in viale Lazio 25.  Trattandosi di basket, quando Foot Locker Europe ha dovuto selezionare un artista locale in grado di dare nuova vita al campetto, non è un caso che la scelta sia ricaduta su Davide Barco, artista e illustratore che ha fatto della pallacanestro e dello sport in generale il soggetto delle sue opere. 

Per questo progetto in particolare, Davide Barco ha pensato al ruolo che il basket riveste per Milano, una città la cui anima e storia è sempre racchiusa nel centro, ma che sta anche ampliando i propri confini. L’artista ha avuto la fortuna di lavorare su uno dei pochi campetti in una zona abbastanza centrale, a pochi minuti da Porta Romana, e unire il basket con l’arte, ispirandosi alle magnifiche decorazioni dei pavimenti in marmo della navata centrale del Duomo. 

“Sono entusiasta di questo progetto. Per trovare l’ispirazione ho pensato ‘Quanto può essere meraviglioso e pazzesco giocare a basket nel duomo di Milano?’ Il campo si ispira alle piastrelle di marmo bianco della navata centrale della cattedrale, con in più un tocco di rosso e blu per richiamare i colori dell’NBA. Così avremo il duomo del basket a Milano, con un pavimento direttamente ispirato alla storia della città”. – Davide Barco

Per questo progetto, Foot Locker ha coinvolto giocatori di basket, squadre giovanili e appassionati, ma anche l’associazione DaMove Crew che attraverso il basket cerca di innescare un cambiamento sociale e creare delle comunità unite dalla passione per lo sport.  

Guarda qui sotto le foto del nuovo campetto curato da Davide Barco e visita il sito del progetto per saperne di più! 

La natura può essere guardata con differenti approcci, più romantico, più scientifico, da lontano per cogliere tutta la sua potenza o da vicinissimo, al microscopio per esempio. Grazie agli strumenti tecnologici è possibile chiarire alcuni dei misteri della natura, e grazie a una lente, vedere un mondo di colori e forme impensabili ad occhio nudo. Il fascino per la natura nei suoi aspetti più millimetrici è il tema del concorso fotografico annuale Nikon Small World Photomicrography, giunto alla 48° edizione e organizzato da Nikon, che nei giorni scorsi ha svelato le migliori foto del 2021.

A vincere è stata l’immagine della mano ingrandita di un geco gigante del Madagascar, scattata da Grigorii Timin nell’Università di Ginevra. Al secondo posto la foto al microscopio di un tessuto mammario mentre sul gradino più basso del podio i vasi sanguigni nell’intestino di un topo adulto. Guardando tutte e foto in concorso è davvero difficile provare a indovinare quale soggetti siano ritratti, restituendo alla natura un senso di mistero ancora più grande e affascinante. Scopri sul sito del concorso tutte le altre foto finaliste selezionate da Nikon.

Non esiste luogo più democratico di un bar. Il bar è di tutti e anche di nessuno. Il bar è all’alba e anche al tramonto. Il bar è per pochi minuti e anche per intere ore. Il bar è per lo sport e anche per gli affari. Il bar è in compagnia e anche da soli. Il bar è in piedi e anche seduti. Ma soprattutto il bar è caffè, e noi italiani lo sappiamo bene. È proprio questo suo essere universale e unico allo stesso tempo, essere un po’ tutto e un po’ niente, ad aver ispirato il tema del Calendario Lavazza 2023. 

Dopo il Calendario 2021 con cui si invitava, in un periodo di incertezze e paure, a immaginare una nuova umanità e l’edizione 2022, curata da Emmanuel Lubezki e dedicata all’importanza di preservare il Pianeta per cambiare il futuro, quest’anno Lavazza invita all’apertura e sottolinea il valore della differenza come ricchezza collettiva. 

Questa volontà è stata racchiusa in YES! we’re OPEN, concetto che si collega da una parte alla riapertura dei bar di tutto il mondo dopo la pandemia e dall’altra all’apertura che come persone dobbiamo avere nei confronti di chi incontriamo. 

«Con questo nuovo progetto artistico Lavazza vuole interpretare e promuovere messaggi importanti legati alla diversità e all’inclusione e lo fa ripartendo dalle proprie origini, dalla base: il caffè, da sempre sinonimo di socializzazione, così come i numerosi locali che lo servono.» ha commentato Francesca Lavazza, Board Member del Gruppo Lavazza. 

A trasformare questo concetto in immagini è stata chiamata Alex Prager, fotografa e regista losangelina, che ha racchiuso in 12 scatti il complesso e stratificato mondo del bar. Oltre alla tazzina, a fare da fil rouge è l’inconfondibile stile delle sue fotografie: un gusto post-pop che si fonde ad atmosfere quasi surreali che sembrano uscite da una Hollywood anni ’50, ma che sa anche di futuro. Inoltre, tra i protagonisti degli scatti troviamo Levante, da sempre sensibile al tema delle differenze e capace di unire l’impegno e la grinta alla poesia. 

Ma il progetto YES! we’re OPEN va ben oltre il Calendario Lavazza 2023. In occasione del suo lancio, avvenuto ieri sera, giovedì 13 ottobre, in Triennale è stato presentato l’omonimo libro curato da Fabio Novembre. Il volume si presenta come un viaggio attorno al mondo per celebrare i dieci anni di impegno del Gruppo per la sostenibilità ambientale e sociale. Un modo per riscoprire le storie dei protagonisti degli ultimi 10 calendari, raccontate da Mario Calabresi e illustrate da Emilio Isgrò.

Ancora una volta, attraverso un progetto artistico curato fin nei minimi dettagli, Lavazza ci invita a migliorarci, mostrandoci come a volte un luogo talmente comune come il bar e una cosa così semplice come una tazzina di caffè possano ispirarci a essere persone migliori. 

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